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Faust Rapsodia

Dal ciel sino all’inferno

 

ROBERT SCHUMANN GOETHE & JOHANN WOLFGAN

1, 2, 3 ottobre 2021

Ravenna Festival – Teatro Dante Alighieri

Elaborazione drammaturgica e regia: Luca Micheletti

Maestro concertatore e direttore Antonio Greco

Scene, sculture e video Ezio Antonelli

Light designer Fabrizio Ballini

Costumi Anna Biagiotti

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini

Coro Luigi Cherubini

 

Personaggi e interpreti

Faust: Edoardo Siravo (attore) Vito Priante (baritono)

Margherita: Elisa Balbo

Mefistofele: Roberto Latini (attore) Riccardo Zanellato (basso)

e con Michele Arcidiacono, Sofia Barilli, Davide Cavalli, Erica Cortese, Martina Cicognani,

Francesca De Lorenzi, Mariapaola Di Carlo, Francesco Errico, Veronica Franzosi, Matteo Ippolito, Franco Magnone,

Valentina Mandruzzato, Ciro Masella, Giorgia Massaro, Luca Massaroli, Ivan Merlo, Jacopo Monaldi Pagliari,

Giuseppe Palasciano, Danilo Rubertà, Angelo Sugamosto, Lorenzo Tassiello,

Yulia Tkachenko, Andrea Triaca, Maria Luisa Zaltron

Come Dante, tra i più grandi esploratori dei confini del mondo e dell’umano è Faust, che protagonista di una leggenda tardo medievale trova nella penna di Goethe un profilo universale, dantesco si direbbe, nella dimensione del viaggio che compie dal male incontrato nel suo fatale e diabolico compagno fino alla redenzione per il tramite di una donna amata. È questa una “rapsodia” inedita e visionaria, che rispecchia la vocazione frammentaria delle opere originali: una ragionata scelta di numeri dall’incompiuto oratorio profano di Schumann fatti dialogare con alcuni quadri del poema goethiano – entrambi in traduzioni italiane ottocentesche, rispettivamente di Vittorio Radicati e di Andrea Maffei. Assecondando il monito di Goethe a pensare il teatro come l’unico luogo al mondo in cui sia possibile attraversare l’universo “con prudente velocità… dal Ciel sino all’Inferno”.

Recensioni

Perfetta Elisa Balbo quale liliale Margherita, sia vocalmente che scenicamente nella sua fragile ed eterea bellezza.

Connessi all’Opera

Elisa Balbo, figura eterea e lunare che può bene rappresentare la pura quattordicenne Margherita. Ella è l’unica a non avere sulla scena un’attrice-doppio e a sostenere da sola il ruolo…. la mai abbastanza lodata  Elisa Balbo, l’unica che ha strappato applausi a scena aperta”

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